E’ il titolo di uno stupendo film anni ’80, la “storia infinita”, e calza a pennello con la vicenda dell’Appia Bis di Albano.
La costruzione di questa strada, utile per “bypassare” il traffico del centro di Albano, iniziò nel 2001 con l’allora presidente della Regione Lazio Storace. Nel corso degli anni ci furono vari intoppi burocratici e politici e vari “stop and go” con i governatori di Regione che si sono susseguiti. Attualmente l’Appia Bis è aperta per due kilometri e non ancora ultimata fino alla rotatoria dei Somaschi, come previsto inizialmente.
Nelle scorse settimane sono stati stanziati dalla Regione Lazio ben 13 milioni di euro. Il Sindaco di Albano, Nicola Marini, ha visitato il cantiere recentemente, ha parlato di “un’opera compiuta solo a metà” con un lavoro svolto “sia in ambito comunale”, risolvendo gli intoppi burocratici, “sia in ambito regionale”, ridando luce al cantiere “che sicuramente entro la fine dell’anno consegnerà un’altra importante infrastruttura alla comunità”. Quindi, al primo tratto di strada già percorribile dagli automobilisti, si aggiungerà il collegamento con la periferia di Ariccia dove sono in progetto rotatorie e svincoli verso la Nettunense. Il cantiere finalmente riaperto ha portato anche a progettare la sanatura di via delle Grotte, almeno nel primo tratto, che presenta un gran numero di buche per le quali nessuno ha preso provvedimenti, se non imponendo un divieto di transito sulla strada che peraltro in molti non rispettano.
Considerato anche questo ultimo stanziamento, il costo dell’Appia Bis ha ormai raggiunto e superato la cifra di 220 milioni di euro ossia al kilometro la cifra raggiunta è di 55 milioni euro. Non ci resta che attendere l’ultimo tratto della Appia Bis.
Danilo Governatori
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