Solo pochi decenni fa per indicare un luogo dove trovarsi, spesso non si citava una via o una piazza, ma il nome di un qualche negozio che tutti conoscevano per memoria collettiva. Ora è tutto molto diverso, con i centri storici che si stanno spopolando, con la chiusura di tante botteghe “strangolate” dai centri commerciali e, soprattutto negli ultimi anni, dalle vendite via web. Da alcuni anni cresce e si rafforza la consapevolezza che i luoghi del commercio, e nello specifico le botteghe storiche, rappresentano la testimonianza di un passato irripetibile; un tassello unico della storia di ogni città, un patrimonio prezioso dunque, da conoscere, tutelare e salvaguardare. Per tali motivi, la tutela delle botteghe e dei locali storici e il sostegno alle attività tradizionali sono fondamentali per preservare l’identità di una comunità e per mantenere stretti quei legami umani, sociali e culturali che rendono vivi e sicuri i luoghi in cui la gente s’incontra.
Di tutto questo si è discusso domenica 15 dicembre ad Albano Laziale, presso la sede di CNA Roma Castelli, in occasione della consegna del premio “Antiche Botteghe: un patrimonio della città” a sette attività commerciali di Albano Laziale con più di 60 anni di attività. Un evento arrivato quest’anno alla quinta edizione che nel corso degli anni ha visto la consegna del premio a oltre sessanta botteghe storiche della città gestite ancora dagli eredi dei fondatori e le ricerche effettuate per l’organizzazione del premio hanno portato lo scorso anno alla pubblicazione del libro “Dietro il bancone”: i volti e i pensieri di Albano Laziale.
Al termine della premiazione, il responsabile della CNA Roma Castelli, Valerio Galeotti, ha voluto approfondire con gli imprenditori presenti il tema della rete delle botteghe storiche come arma in più per competere con la moltitudine di attività commerciali e artigianali che operano nel territorio. Una bottega storica ha, infatti, punti di forza e di distinzione che vanno enfatizzati e promossi per far capire alla clientela che servirsi di una bottega con queste caratteristiche, al di là dell’alone di unicità dovuta alla tradizione più che decennale, ha una serie di vantaggi tangibili. Un’opportunità che rende possibile innovazioni e nuove modalità di gestione del cliente per rispondere efficacemente al cambiamento delle abitudini di acquisto, rafforzando ulteriormente i luoghi in cui si lavora.
Per tutti questi motivi è prioritario poter essere in grado di partecipare al bando che la Regione Lazio pubblicherà all’inizio del 2020 per realizzare la Rete delle Botteghe Storiche dei Castelli Romani. Un bando particolarmente interessante che prevede un finanziamento di 100.000 euro con il quale sarà possibile organizzare iniziative commerciali, pubblicitarie, sociali e culturali con l’obiettivo di incrementare la visibilità delle botteghe aderenti e per creare nuove opportunità di business.
Dal mese di gennaio s’inizierà a lavorare su questo progetto con l’obiettivo di far aderire al progetto il maggior numero di botteghe storiche del territorio.
Maurizio Bocci
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