Alcune settimane fa il Partito Comunista dei Castelli Romani ha pubblicato un interessante comunicato sulla situazione delle farmacie della città di Albano Laziale.
In estrema sintesi, il movimento politico si chiedeva com’era possibile che nel centro abitato di Cecchina, che conta 12.378 abitanti, fosse presente in pratica una sola farmacia, quella del sindaco Marini, visto che l’altra è in via Cancelliera che dista 3 chilometri dal centro, quando la legge prevede una farmacia ogni 3.300 abitanti.
Proviamo a spiegare l’arcano.
Per garantire un efficiente servizio farmaceutico, la Legge n. 27 del 24 marzo 2012 ha stabilito che in Italia ci deve essere una farmacia ogni 3.300 abitanti. Sulla base di questa normativa, la giunta comunale di Albano il 23 aprile 2012 (nella quale correttamente non ha partecipato il sindaco) ha approvato la delibera n. 87 con la quale veniva rivista la pianta organica delle farmacie con l’individuazione di 12 farmacie e l’apertura di tre nuove farmacie: una a Pavona, una a Cecchina e una alle Mole.
Ad Albano centro (16.197 residenti) venivano assegnate 6 farmacie, mentre secondo la legge dovrebbero essere 5; alle Mole (3.439 residenti) è stata assegnata correttamente una farmacia; a Cecchina (12.378 residenti) sono state assegnato 3 farmacie (una farmacia ogni 4.126 abitanti) e infine a Pavona ( 9.436 residenti) sono state assegnate 2 farmacie (una farmacia ogni 4.718 abitanti). Da questi numeri risulta evidente che ad Albano centro c’è un surplus di farmacie mentre a Cecchina e Pavona c’è un sottodimensionamento di farmacie.
Bene, ma la domanda che ci facciamo è: cosa è accaduto in questi 7 anni?
La farmacia delle Mole non è stata aperta, mentre si sta per inaugurare una farmacia in Via Lombardi, che è nel quartiere Villa Altieri, con il risultato di avere un’altra farmacia nel centro di Albano che affosserà definitivamente la farmacia comunale di via Olivella.
Per quanto riguarda Cecchina, dopo l’apertura della farmacia in via Cancelliera, si sta ancora aspettando l’apertura di una farmacia nel centro del paese.
Il comunicato del Partito Comunista dei Castelli Romani chiude con la richiesta dell’immediata revisione della pianta organica delle farmacie del Comune di Albano (doveva essere effettuata nel 2014, 2016 e 2018) con l’inserimento della tredicesima farmacia, l’apertura di due farmacie a Cecchina e di una farmacia Pavona. Infine, visto che l’anomala concentrazione di farmacie di Albano centro ha affossato le due farmacie comunali, perché a Cecchina e Pavona non apriamo due farmacie comunali?
Maurizio Bocci
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