Il prossimo incontro il 19 marzo con l’obiettivo di sensibilizzare i giovanissimi al delicato tema della sessualità di cui spesso si parla poco.
Quanto costa abortire? E quanto costa dovere ricorrere a cicli di procreazione medicalmente assistita, perché da giovanissime per inesperienza si era contratta qualche malattia sessualmente trasmissibile curata male o non curata? Se ci ponessimo questa domanda più frequentemente, forse iniziative come quella che ha preso il via nella Farmacia Comunale di Albano Laziale, in questi giorni, prenderebbero piede su tutto il territorio nazionale. L’idea della dottoressa Ylenia Catenacci, direttrice della Farmacia, di creare uno spazio amico per gli adolescenti, nel quale dare informazioni su sessualità, contraccezione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, è vincente e convincente.
Nel resto d’Europa, l’educazione sessuale è materia scolastica, ma l’Italia, dati alla mano, è ultima in questo tipo di insegnamento. Così accade che quando l’esperto, in questo caso la dottoressa Valeria Randone, psicologa e sessuologa clinica, membra della Società italiana di andrologia, e della Federazione italiana di sessuologia scientifica, chiede “Quale è il metodo contraccettivo che conoscete? L’agghiacciante risposta degli adolescenti è: l’aborto!” La partecipazione interessata dei giovanissimi all’incontro svoltosi nella farmacia, alla presenza della signora Samuela Viola, presidente del Consiglio d’Istituto dei Genitori per il Comprensorio di Albano Laziale e del dottore Enrico Maria Capozzi, è sintomo di questa lacuna. La dottoressa Randone ha coinvolto i ragazzi con gentilezza e professionalità dando spazio alle loro domande e fornendo risposte comprensibili. Con un exscursus partito dalle sensazioni che può provocare il primo bacio, è passata al petting, parlando poi del periodo refrattario che colpisce normalmente ogni uomo nell’intervallo di tempo tra un rapporto e un altro, che spesso viene scambiato dai giovanissimi come una disfunzione sessuale. La lunghezza dei genitali, che spaventa ogni maschio… di qualsiasi età!
Come funziona invece la sessualità femminile? Come cambia il corpo delle donne nelle differenti fasi della vita? Spiegando che il primo approccio alla sessualità è un momento bellissimo da condividere con amore e non in modo anaffettivo come purtroppo accade sempre più spesso, che il rispetto di sé e del partner è imprescindibile da ogni comportamento. I ragazzi hanno evidenziato che la prima volta sia per i maschietti sia per le ragazzine avviene intorno ai quattordici-sedici anni, momento in cui non si ha ancora una coscienza sessuale realmente formata, Randone ha quindi continuato spiegando che per fare sesso ci vogliono le tre C: Cuore in primo luogo, perché essere innamorati realmente del partner rende l’esperienza sessuale unica e irripetibile; il Corpo; ultimo ma non ultimo il Cervello. Perché anche l’amore va fatto con intelligenza e rispettando i propri tempi, se non si avverte la necessità di un certo tipo di esperienze è possibile rimandarla. La sessualità non è quello che si vede nei film porno, da cui invece i giovani italiani apprendono la maggior parte delle loro conoscenze; i tempi e le dimensioni non sono quelle di Rocco Siffredi.
Ben venga quindi l’appoggio come in questo caso del dottore Gabriele Sepio, con delega alle Politiche sociali e alla Sanità, che ha portato il saluto del Comune laziale, impegnandosi a procedere in questo percorso, per dare modo ai giovani di confrontarsi con adulti esperti, senza timore di essere giudicati.
Il prossimo incontro, che si terrà il 19 marzo, tratterà temi importanti come la sessualità ai giorni nostri tra Web e Facebook. Appuntamento, quindi, con la vulcanica dottoressa Catenacci nella Farmacia Comunale di Albano Laziale dove a giorni verrà anche istituita una linea telefonica con possibilità di messaggistica Whats App anonima, attraverso cui i ragazzi potranno porre quesiti e riceveranno tutte le risposte di cui necessitano…. Emanuela Di Napoli Pignatelli
Sessualità e consultori
Gentilissime Dott.sse Catenacci e Randone, gli adolescenti assorbono quello che la comunità trasmette. E’ compito degli adulti monitorare ciò che si ritiene utile trasmettere. La lodevole iniziativa promossa nella farmacia comunale ha messo in evidenza una grande lacuna della nostra comunità. La sessualità è un aspetto del genere umano vitale. Eppure di sessualità si parla poco. Negli anni ’70, in Italia, le donne hanno preteso e ottenuto l’apertura dei consultori familiari per avere un servizio pubblico dove si potesse parlare di sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, genitorialità libera e consapevole. Il Progetto Obiettivo Materno Infantile, DM del 2.000, quindi legge dello Stato Italiano, dice che dovrebbero esserci un consultorio ogni 20.000 abitanti per assicurare a tutte le persone gli interventi ritenuti fondamentali per la promozione della salute, compresa la salute sessuale e riproduttiva, tra cui l’offerta di incontri di educazione alla sessualità a tutti gli adolescenti nella scuola. Nel territorio di Albano Laziale la rete consultoriale è carentissima. Comunque il Consultorio Giovani di Genzano offre a tutte le scuole medie inferiori e superiori del Distretto H2, il Progetto EAS (Educazione alla Affettività e alla Sessualità) da 20 anni circa. Il progetto EAS è offerto gratuitamente a tutte le scuole medie inferiori e superiori dei 6 comuni: Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolgfo, Genzano, Lanuvio e Nemi. In questo modo gli adolescenti hanno la possibilità di ricevere informazioni basate su evidenze scientifiche, di confrontarsi su argomenti importanti e delicati con persone preparate, provenienti dal servizio pubblico.
Dr.sa Carla Oliva, Ostetrica
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