Dopo decenni di completo abbandono, finalmente i meravigliosi giardini di Villa Corsini sono ritornati a nuova grazie al lavoro dei soci del Centro Anziani di Albano.
Un lavoro immane, fatto in silenzio, senza comunicati stampa, interviste o foto di gruppo.
Più volte sui social media e sui giornali locali si era alzata forte la voce di protesta dei cittadini che non capivano le motivazioni per cui questo bellissimo parco settecentesco fosse in completo abbandono. È vero che altre ville storiche di Albano, come Villa Doria e Via Ada, sono ridotte in pessimo stato ma Villa Corsini è la dell’ASL e del Centro Anziani e, avendo dimensioni limitate, sembrava a tutti abbastanza semplice la sua riqualificazione e successiva manutenzione. Villa Corsini, va ricordato, è una delle splendide ville storiche di Albano Laziale che sino a metà Novecento erano il vanto della città. Il grande complesso residenziale, voluto dal cardinale Andrea Corsini, pronipote di papa Clemente XII, completamente ristrutturato nel 1776, fu acquistato nel 1816 dai Borbone di Spagna, tramite donna Maria Isabella di Borbone, regina di Napoli ed erede del re di Spagna Carlo IV. La villa divenne dapprima la residenza di Maria Luisa di Borbone, regina d’Etruria, e successivamente del padre Carlo IV, re di Spagna, defenestrato dal trono da Napoleone Bonaparte. La villa nel 1834 fu acquistata dal ricco possidente di Albano, Filippo Giorni che trasformò un’ala del fabbricato in albergo che chiamò Locanda Reale. Nel 1852 l’edificio fu acquistato dal ricco banchiere romano Agostino Feoli, il quale fece costruire in un’ala dell’edificio una grande filanda meccanica e poi il palazzo fu ereditato dal nipote, Pietro Feoli, futuro sindaco di Albano, allora diciannovenne, che diede subito prova di grande spirito imprenditoriale e, nell’ala del palazzo verso Ariccia, aprì l’Hotel de Paris.
Adesso ci aspettiamo dall’amministrazione comunale possa riaprire al pubblico l’ingresso su Via Trilussa, chiuso da tanti anni, che permetterebbe ai residenti di “Albano bassa”di raggiungere in centro storico passando per i meravigliosi viali di Villa Corsini. Il problema è: chi gestisce l’apertura e la chiusura del cancello? Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale ragionasse su questo fatto. Potrebbero essere i vigili urbani ad inizio e fine turno? Potrebbe essere un gruppo di volontari che a turno si prendono questa responsabilità? Facciamoci venire qualche idea, facciamo qualcosa per questa comunità abbandonata al suo destino. Grazie!
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