Castel Gandolfo: piazza della Libertà, il famoso “balcone del Papa” e la fontana berniniana sono il centro della città. Oggi il simbolico monumento gandolfino mostra tutti i segni della sua vetustà, perdendo acqua da tutte le parti è il caso di dire. La fontana, restaurata l’ultima volta nel 1992, era stata oggetto di interesse e di vanto del “Rotary club Roma Castelli Romani”, che aveva siglato una convenzione con il Comune nel lontano 28 settembre 2015. Ben tre anni alla ricerca di uno sponsor, naufragata nella risoluzione del contratto di affidamento l’estate scorsa.
A chiarirci le idee sulla vicenda, il sindaco Monachesi in persona: “Tengo a precisare che l’impegno del Rotary ha comunque fornito un progetto cosiddetto cantierabile, perfettamente in linea con le prescrizioni della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici competente. Tuttavia la somma raccolta risulta esigua a fronte delle cifre in gioco che oscillano tra gli 80.000 e 160.000 euro. Proprio in queste settimane stiamo partecipando ad un bando di finanziamento europeo, con il supporto di un progettista esterno”. Gli esiti saranno disponibili entro il primo semestre 2019 e in caso negativo si percorreranno nuove strade per ottenere i finanziamenti necessari, come contributi regionali, ministeriali, ricerca di sponsor o un crossing financing – rassicura il primo cittadino -. “É un obiettivo che mi sono posta dall’inizio del mio mandato e conto di fornire risposte concrete entro l’anno in corso. La fontana berniniana non è soltanto un monumento di grande valore per Castel Gandolfo, ma è anche il simbolo della nostra città e della sua storia. Abbiamo testimonianze fotografiche della fontana circondata dalle lavandaie e dagli avventori. La nostra ambizione sarebbe quella di restituirla all’originaria bellezza e soprattutto all’uso potabile a favore della popolazione”.
La fontana tornerebbe ad essere protagonista della piazza non solo in occasione della sagra delle pesche in luglio, proprio come all’epoca dei tre grandi artisti del tempo: Maderno, Bernini e Borromini. Si narra che durante un violento litigio tra questi ultimi due, Bernini umiliò il suo assistente urlandogli: “…sei buono solo a far bizzarre fonti per terrazzani morti di sete”. Proviamo ad immaginare cosa il celebre artista penserebbe di noi oggi, poveri di risorse ed orfani di nobili mecenati….
Cristoforo Russo
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