Milvia Monachesi è sindaco di Castel Gandolfo al secondo mandato amministrativo. Dal 2012 governa ininterrottamente, appoggiata dal centrosinistra, la cittadina castellana e si appresta ad entrare nella seconda metà del suo percorso istituzionale. Un percorso fatto di progetti, obiettivi precisi, che puntano a implementare la vivibilità della comunità locale. La Voce dei Castelli ne ha parlato direttamente con la prima cittadina di Castel Gandolfo.
Sindaco Monachesi, può fornirci un bilancio della sua attività amministrativa?
“Essere il sindaco di Castel Gandolfo è un grande onore ma anche un grande onere, e da sette anni a questa parte ci stiamo impegnando per il miglioramento della vita delle famiglie: dal rilancio turistico del centro storico alla vivibilità delle frazioni fino alla piena fruizione pubblica del Lago Albano. Con la mia squadra e il contributo di tutta la maggioranza, operiamo giornalmente per lo sviluppo di Castel Gandolfo: e credo che oggi a Castel Gandolfo si può sentire accolto da una cittadina oltre che molto bella, anche ordinata , con servizi e informazioni adeguate, dove le attività stanno tornando a riempire il centro storico”.
Passiamo alle tematiche specifiche. Tra quelle prioritarie, figura certamente il servizio idrico. Come sono i rapporti tra il Comune di Castel Gandolfo e il gestore idrico Acea Ato2?
“Devo sottolineare che i rapporti coi responsabili del territorio di Acea Ato2 sono sempre stati positivi e corretti: con loro ci confrontiamo spesso, sono molto disponibili ed intervengono in tempi relativamente brevi per guasti e perdite idriche ordinarie. Purtroppo sul territorio gandolfino, insistono alcune problematiche e criticità che richiedono interventi straordinari che, seppur inseriti nel piano delle opere, non sono ancora stati eseguiti. In particolare la posizione infelice della premente Sforza Cesarini fa si che spesso, durante i temporali, si interrompa l’alimentazione elettrica e questo fa mancare l’acqua al centro storico ed al lago. Un problema che ancora, nonostante svariati incontri e solleciti non si è risolto”.
Passando al tema infrastrutturale, quello delle strade è davvero molto sentito dai cittadini.
“Concordo, credo che sia dovere di una amministrazione comunale assicurare in primis la sicurezza del territorio. Noi abbiamo investito e stiamo investendo risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle arterie cittadini. In centro come nelle frazioni: in particolare, mi viene in mente il rifacimento del manto stradale, realizzato a Via Trento a Pavona. I lavori sono stati realizzati grazie ad un accordo intercomunale tra Castel Gandolfo e Albano Laziale, essendo la strada a metà tra i due comuni confinanti”.
Lei è sempre stata legata agli aspetti sociali del Comune di Castel Gandolfo. Perché?
“Penso che prima di essere amministratori, siamo innanzitutto persone e, come tale, dobbiamo mettere in primo piano l’aspetto umano, il sostegno al prossimo e l’aiuto ai meno fortunati. E su questa linea, da una parte è necessario adottare politiche sociali quanto più efficaci ed efficienti, dall’altra sensibilizzare le coscienze su un tema così delicato. Mi viene in mente il progetto triennale “La Nostra Buona Stella” ideato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, di cui la Città di Castel Gandolfo è ente partner. Siamo felici di aderire a questo progetto in quanto riteniamo fondamentale lavorare all’integrazione sociale nelle nostre comunità, tanto che nel Comune di Castel Gandolfo abbiamo attivato già dei progetti volti a promuovere questa tematica”.
Marco Montini
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INTERVISTA A MILVIA MONACHESI
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