Anche a Marino, come in altri comuni della Provincia di Roma, insiste il fenomeno delle abitazioni costruite abusivamente negli ultimi decenni, – con sentenza passata in giudicato e su cui pende un ordine di demolizione – e poi acquisite a patrimonio comunale.
Problema tornato alla ribalta mediatica in seguito alla firma del protocollo di intesa, tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e la procura di Velletri. Un fenomeno che rischia di essere, a giudizio di molti, una sorta di bomba sociale perché, se da una parte tira in ballo il doveroso rispetto delle leggi, dall’altra potrebbe far finire per strada molte famiglie. In tanti chiedono una soluzione condivisa del problema, tra loro c’è anche la signora Valeria, che vive a Marino in un immobile – di proprietà del compagno – costruito abusivamente su un terreno sotto vincolo archeologico, storico e paesaggistico: “Ho parlato più volte con il Comune di Marino e il sindaco Colizza e siamo stati rassicurati sul fatto che non ci avrebbero tolto la casa, anzi una volta acquisita a patrimonio pubblico ce l’avrebbero fatte ricomprare a prezzo calmierato, non ci avrebbero fatto mettere in mezzo avvocati o fatto pagare multe”. Insomma, secondo la signora Valeria si sarebbe potuto giungere a un accordo condiviso, ma a quanto pare invece non è stato così: “Noi pensavamo che la procura di Velletri sapesse cosa stesse facendo il Comune di Marino in merito al nostro problema, ma invece non era cosi tanto che per la Procura le nostre case sono soltanto da demolire”. E, “oltre a questa contraddizione amministrativa, è arrivato anche il danno che sa di beffa. Ci siamo dovuti rivolgere agli avvocati perché Palazzo Colonna ci ha chiesto una somma come pagamento dell’occupazione di suolo pubblico. Un provvedimento che abbiamo chiaramente impugnato”. Alla luce di tutto questo, dunque, Valeria sottolinea: “Il sindaco Colizza ci ha molto deluso. In campagna elettorale parlava tanto di giustizia sociale e adesso ci prende in giro, dicendoci una cosa e facendone una altra. Avrebbe potuto dirci: signori, le vostre casa sono da demolire. Ne avremmo apprezzato la sincerità. E, invece, guarda dove siamo arrivati. E’ il caso che il Comune di Marino faccia chiarezza sullo stato di diritto delle nostre abitazioni che, ricordo, sono tutte prime case”. Se l’amministrazione comunale di Marino vuole replicare, La Voce dei Castelli è a disposizione
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