La curiosità su cosa accadrà dopo il referendum della Brexit riguarda tutti i settori economici, tra i quali anche quello del mercato edilizio-immobiliare, uno dei pilastri dell’economia inglese.
Già prima del risultato si ipotizzava che la sterlina avrebbe potuto avere una flessione, cosa che, già all’indomani del voto, si è puntualmente verificata.
Nella settimana successiva al 23 giugno infatti, in concomitanza con la svalutazione della sterlina, il mercato immobiliare ha visto scendere del 19% gli investimenti. Il panico post-brexit ha contagiato soprattutto il mercato immobiliare di lusso, nelle zone considerate più ricche del Paese, mentre, a sorpresa, è aumenta la domanda in Scozia, paese in cui il risultato del voto elettorale fu contrario all’uscita dall’Europa.
Il prezzo di acquisto degli immobili è tutt’ora in calo, e questo, da un lato, potrebbe comportare un vantaggio per gli investitori, sia inglesi che stranieri. Così anche per i piccoli acquirenti, magari facilitati nell’acquisto di una casa privata.
Anche il mercato edilizio presenta una flessione, il Regno Unito è infatti un grande importatore di strutture e macchinari utilizzati nel campo delle costruzioni, ad esempio, molte gru fisse e trivellatrici provengono dall’Italia, per cui la svalutazione della sterlina comporterà l’inevitabile aumento del costo di acquisto delle materie importate, con conseguente maggiore guadagno per i paesi esportatori.
Pur essendo diminuito il prezzo di acquisto degli immobili, non si nota però, attualmente, la stessa variazione per quello degli affitti, da sempre piuttosto oneroso, soprattutto nelle principali città, come Londra. Questo probabilmente perché la richiesta di case e stanze da affittare è ancora molto alta. Sostanzialmente l’entrata in vigore delle nuove leggi per l’uscita dall’Europa saranno attuate nel 2019, per questo motivo molti europei, tra cui gli italiani, continuano ancora a preferire la capitale londinese come meta delle loro esperienze di vita all’estero. Si prevede inoltre che la domanda di locazione da parte di stranieri non europei, quali ad esempio indiani ed asiatici, continuerà a seguire l’attuale andamento.
Ma soltanto dopo marzo 2019, con l’attuazione definitiva dei trattati europei ancora in corso, si potrà monitorare il reale andamento della borsa e di conseguenza del mercato immobiliare, per verificare eventuali vantaggi/svantaggi economici, e sperare in una Londra low cost.
Ilenia Valleriani
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