L’Appia bis è destinata a rimanere incompiuta. Infatti, all’inizio era previsto il prolungamento fino a Velletri con uno svincolo al costruendo nuovo Ospedale dei Castelli. La Regione Lazio informa che i fondi per il prolungamento di tale strada sono terminati e l’asfalto della tangenziale è destinato a terminare all’altezza della rotatoria dei Padri Somaschi. Quindi, nella situazione attuale, per arrivare a Genzano si dovrà passare dalla strada che costeggia il cratere di Vallericcia e da lì attraversare la tangenziale di Genzano per arrivare al centro storico della Città dell’Infiorata. Oppure, qualora si voglia proseguire per Velletri, bisognerà percorrere la predetta tangenziale di Genzano, lambire la zona industriale genzanese e proseguire per la via Appia fino a Velletri. Inoltre, nel progetto dell’Appia bis era previsto anche il collegamento al NOC, la cui apertura è prevista per i primi mesi del 2018 in zona Fontana di Papa. Il progetto, che a quanto pare rimarrà tale, prevede la costruzione di due nuovi tunnel che avrebbero dovuto raccordare l’Appia bis con Vallericcia e via del Ginestreto e da lì con il Policlinico. Se invece la situazione rimarrà invariata, per raggiungere il Policlinico bisognerà attraversare strade urbane (come via Rufelli e via del Crocefisso) che ogni giorno sono attanagliate dal traffico, ovviamente anche le ambulanze dovranno attraversare queste strade a scorrimento lento. Secondo gli attuali progetti, lo stradone di Vallericcia e via del Ginestreto dovrà subire dei lavori di ammodernamento, ma non verranno collegati alla tangenziale. Tali lavori di ammodernamento avranno un costo, coperto interamente da uno stanziamento regionale, di 16 milioni di euro. Parlando di costi, allo stato attuale l’Appia bis è costata in totale 220 milioni di euro, al chilometro oltre 80 milioni di euro. Secondo l’Assessore alle Infrastrutture, Fabio Refrigeri, per terminare la costruzione della tangenziale dei Castelli “servirebbero ulteriori 400 milioni di euro che al momento non sono finanziabili né con fondi regionali né nazionali”. Inoltre, sempre secondo Refrigeri, “negli ultimi anni sono cambiate le priorità riguardanti la zona” in primis per quanto riguarda l’accesso al costruendo Nuovo Ospedale dei Castelli. Questo ha, quindi, portato alla ridefinizione di quanto sarà possibile realizzare con le risorse finanziarie che ormai iniziano a scarseggiare. A questo punto la domanda sorge spontanea: i soldi dei contribuenti sono stati spesi bene dei gestori della Cosa Pubblica? Al momento ascoltando i discorsi delle persone che vivono nelle immediate vicinanze della nuova strada si parla di un sogno parzialmente infranto.
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