Truffa aggravata ai danni dello Stato, nei casi più gravi. Indebita percezione attraverso mendaci autodichiarazioni, in quelli più lievi. Questo è ciò che rischiano i 25 “furbetti della pensione” individuati dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza tra Roma, Ostia, Bellegra e Genzano di Roma elaborando i dati acquisiti dalla Ragioneria Generale dello Stato relativi alla percezione indebita di “pensioni di guerra”. False dichiarazioni che avrebbero causato alle casse dello Stato un danno di oltre 700mila euro, e che se verificate in sede di giudizio porterebbero ai soggetti incriminati le pene illustrate poc’anzi.
I soggetti individuati avrebbero fornito dati riferibili a persone deceduteo sprovviste dei requisiti reddituali per aver diritto alla prestazione, che spetta ai militari o ai civili che abbiano riportato, per causa di guerra, una menomazione dell’integrità psico-fisica.Gli accertamenti condotti dal 3° e dal 7° Nucleo Operativo Metropolitano e dalle compagnie di Velletri e Colleferro hanno condotto a 4 verbalizzazioni amministrative ed a 21 denunce, comprensive in alcuni casi di sequestro preventivo delle somme giacenti sui conti correnti.
Matteo Ippoliti
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