La Voce dei Castelli compie 17 anni. Il giornale, nato nel settembre del 2002, ha negli anni conquistato popolarità grazie a una linea editoriale scevra da condizionamenti di parte, nel rispetto del codice deontologico e non ledendo i diritti degli altri. Nel settembre del 2002, entravo in una piccola redazione, la Voce nasceva da un’idea di giornalismo locale diversa da quella che imperava sul territorio, dall’intuizione di un editore con le sue idee politiche ma da non imporre ai giornalisti. Oggi, la Voce festeggia ed è un po’ il compleanno di tutti noi che abbiamo contribuito alla sua nascita e alla sua crescita: dalle iniziali 4 pagine siamo arrivati alle attuali 32. Moltissimi i collaboratori che hanno lasciato qui la loro firma: artisti, musicisti, letterati, poeti, giornalisti e aspiranti tali che, grazie alla Voce e al loro impegno, hanno ottenuto il tesserino da giornalista.
Sono stati anni in salita, il giornale nasceva nel momento dell’introduzione della nuova moneta: l’euro. Il periodico è sopravvissuto alle crisi economica degli anni seguenti con enorme difficoltà e grazie allo spirito di sacrificio dell’intera redazione. Non ci siamo mai arresi. La nostra soddisfazione è sempre stata quella di essere utili alla gente; tanti i ringraziamenti dei lettori che ci sono venuti negli anni, e che ci hanno sostenuto quando era più semplice abbandonare.
Molti dei nostri ragazzi oggi insegnano, scrivono libri, dirigono giornali e uffici stampa, questa è la più grande soddisfazione. Tra i primi articoli ricordo quelli sull’aeroporto di Ciampino a difesa della salute pubblica, i nostri spunti per la crescita economica del territorio a sostegno dei piccoli imprenditori, il pungolare i politici per incrementare il turismo in un’area dalle enorme patrimonio artistico e paesaggistico. Abbiamo creduto che la nostra voce potesse echeggiare sul territorio, non è stato e non è un lavoro, ma una vera e propria passione al servizio dei cittadini.
C’è ancora spazio per continuare a farlo? Nell’epoca dei social network che hanno soppiantato finanche il giornalismo online, quante possibilità ci sono che un giornale locale possa svolgere al meglio la propria missione? Noi siamo qui a testimoniare che in una società complicata come quella attuale serve una pluralità di fonti di informazione. Crediamo nel valore del giornalismo locale per dare risalto alle problematiche dei piccoli centri. Per farsi sentire non serve urlare ma raccontare ciò che non va a chi sa diffondere la vostra voce sul territorio. Contate su di noi, noi cari lettori ci affidiamo a voi.
Angela Francesca D’Atri
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