Il titolo di questo festival è tratto da un sonetto di Cecco Angiolieri e ruota tutto intorno ad uno dei quattro elementi: il fuoco. Le fiamme -spesso accompagnate da musica e suoni- sono state al centro di una serie di esibizioni, dal sapore “medievale”, di tanti artisti di strada che si sono esibiti lo scorso lo scorso 30 giugno sul lungolago di Castel Gandolfo. Le lingue di fuoco danzavano nelle mani di abili giocolieri che padroneggiavano questo elemento potenzialmente distruttivo. Il pubblico, in realtà non numeroso rispetto alla scorsa edizione del festival, composto sia da grandi sia da piccoli è rimasto ipnotizzato ad osservare le meravigliose evoluzioni di questi artisti-giocolieri con le fiamme. L’organizzazione a livello della sicurezza è stata impeccabile, infatti erano presenti diverse volanti della Polizia dei Carabinieri e due auto dei Vigili Urbani di Castel Gandolfo che delimitavano la zona interdetta al traffico ovviamente erano anche presenti una rappresentanza di Vigili del Fuoco che fortunatamente non sono dovuti intervenire. Mentre l’organizzazione a livello commerciale è stata scadente per non dire assente: infatti, al contrario dello scorso anno, non era presente alcuna bancarella che avrebbe potuto attirare il pubblico nei momenti di stasi fra l’interruzione di uno spettacolo e l’altro. Il meteo ha tenuto abbastanza bene fino a circa mezzanotte e poi è iniziato a piovere. Speriamo che se il festival sarà riproposto per la prossima stagione estiva l’evento possa essere maggiormente pubblicizzato e meglio organizzato dal punto di vista dell’intrattenimento al di fuori degli spettacoli degli artisti.
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