C’era una volta, un bellissimo campo da calcio, in via Marsala, al confine con il Comune di Ciampino, dove si allenava una squadra che giocava in Promozione, un livello di tutto rispetto. La società della squadra pagava un affitto al proprietario del campo, piuttosto elevato, ma stringevano tutti i denti, ne valeva la pena. Il campo è in piedi da svariati anni, dal lontano 1973-74. Nel corso degli anni è stato poi sistemato ed arricchito con gli spalti, gli spogliatoi, le porte nuove, le recinzioni adeguate. Era una squadra vincente, che portava gente nell’allora piccola frazione di Cava dei Selci. Tutte le domeniche genitori e amici dei piccoli calciatori popolavano il campo, facevano festa e rendevano viva e vivace la piccola Cava dei Selci. Sembrava che tutto filasse liscio, fino a 4 anni fa, quando qualcosa si ruppe e le cose cambiarono. La favola della squadra del Cava dei Selci ebbe un tragico epilogo. Oggi il campo giace abbandonato, con l’erba incolta, le recinzioni a tratti interrotte, le panchine dei tifosi che così vuote ci mettono addosso un profondo senso di solitudine. Le porte silenziose, il campo sommerso dalle erbacce. Come una città dopo la guerra, così il campo sta lì abbandonato e inutilizzato. Ma cosa è successo? L’amministrazione attuale sta provvedendo al suo ripristino? Non è facile ricostruire la storia di questo campo, vi mostreremo attraverso le foto i suoi piccoli e grandi cambiamenti, gli eroi che in campo e fuori hanno lottato per averlo. Il campo è privato, è di proprietà di Capri, sicuramente conoscerete l’azienda agricola Capri Cruciani. L’anno scorso Capri è morto e i figli hanno ereditato questo campo, di cui, molto probabilmente, non sanno cosa farsene. Lo venderebbero sì, alla modica cifra di 800mila euro. Avete capito bene. Lo affittavano a più di 2mila euro al mese, ma la vecchia società di Lupi non ce la faceva più a pagare quell’affitto. Ma cosa c’è dietro a queste cifre, a questo muro che non ci permette di essere scavalcato e di comprendere i meccanismi che portano una comunità a privarsi di uno dei suoi beni più preziosi. Un campo e una squadra che funzionano sono una risorsa per tutti, per il comune, per i cittadini, creano indotto, creano fama se si piazzano in vetta alle classifiche. Un campo abbandonato così è un oltraggio alla ricchezza, al decoro urbano. E’ una risorsa umana e monetaria sciupata.
Ma anni fa tutto questo non si comprese, il Comune non riuscì ad acquistarlo, per vicende contorte e complicate fece pagare delle tasse maggiorate al proprietario e costui fece causa al comune e dopo tanti anni ebbe diritto ad un grosso risarcimento. Da allora il campo iniziò la sua triste discesa agli inferi.
Oggi la squadra è stata ricostituita, la società è la Nuova Virtus, gioca in prima categoria, con ragazzi under 23. Si allena presso il campo da calcio del S. Maria delle Mole. Sempre in affitto, questi ragazzi che di grinta ne hanno da vendere, come tutto lo staff tecnico che li segue.
E loro giocano mentre le pecorelle e le caprette mangiano l’erba del campo in via Marsala e mentre l’amministrazione comunale è troppo occupata in faccende di primo piano.
E pensare che poteva davvero essere, il Cava dei Selci, un campo e una squadra a 5 stelle.
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